Turismo all’aperto in Italia: crescita dei cammini e strategie innovative

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Il 21 maggio 2025, a Milano, si è tenuto un incontro significativo per il futuro del **turismo** in **Italia**, con particolare attenzione al **turismo outdoor**. Durante il **Summit del G20**, le **istituzioni** e gli **operatori** del settore hanno discusso delle **strategie** da adottare per affrontare le **sfide** e le **opportunità** che si presentano. I **dati** recenti mostrano una **crescita** costante, evidenziando l’importanza dei **Cammini**, della **sostenibilità** e delle nuove **risorse** per un settore sempre più cruciale per l’**economia italiana**.

La crescita del turismo outdoor in Italia

Il primo passo verso una maggiore attenzione al **turismo outdoor** è stato compiuto a novembre 2024, nella suggestiva **Laguna di Venezia**. Gli Stati Generali del Turismo Outdoor, fortemente voluti dal Club Alpino Italiano (Cai) in collaborazione con il Ministero del Turismo, hanno riunito oltre 60 rappresentanti di **istituzioni**, **imprese** e **associazioni** per due giorni di confronto. L’evento, svoltosi sull’isola di **San Servolo**, ha avuto come obiettivo principale quello di delineare le **linee guida** per la **governance** dei **Cammini** e della **rete escursionistica italiana**. La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza di questo settore, evidenziando che nel 2024 si sono registrati 71 milioni di **presenze** e oltre 11 milioni di **arrivi** nel settore **open air**, con un impatto economico complessivo di oltre 8 miliardi di euro.

Il **turismo sportivo** in **Italia** ha mostrato una **crescita** notevole, specialmente a partire dal 2023, rendendosi sempre più fondamentale per l’**economia nazionale**. In seguito agli **Stati Generali** di **San Servolo**, il Ministero del Turismo ha deciso di istituire un **tavolo di confronto** permanente per affrontare le varie **sfide** del **turismo outdoor**, coinvolgendo non solo il **Cai**, ma anche Sport e Salute e le **regioni**. Inoltre, il **Cai** ha sollecitato la creazione di un **osservatorio nazionale** per raccogliere **dati scientifici** e strutturati sul settore. La questione dei **dati**, con definizioni chiare e condivise, rappresenta una delle **problematiche principali**, poiché è essenziale comprendere cosa rientri esattamente nel **turismo sportivo** e **outdoor**.

Un settore in espansione

Secondo l’Osservatorio di Banca Ifis, il comparto del **turismo outdoor** ha generato nel 2023 un **fatturato** di 11,9 miliardi di euro, con un incremento del 65% rispetto ai 7,9 miliardi del 2022. Questo segmento rappresenta circa il 10% dei **ricavi** dell’intero Sport System italiano, che ha raggiunto un totale di 119,6 miliardi di euro nello stesso anno. La **ricerca** condotta da ENDU in collaborazione con Destination Italia ha rivelato che il **turismo sportivo** ha generato un **indotto** di circa 7,5 miliardi di euro, con il **cicloturismo** che ha contribuito per 4,5 miliardi. Le **maratone italiane**, in particolare, hanno generato un **indotto** di 120 milioni, dimostrando l’attrattiva di queste **manifestazioni**.

Per quanto riguarda i **Cammini**, il fenomeno è in forte espansione. Secondo una **ricerca annuale** condotta da Terre di Mezzo, i **viandanti** italiani sono circa 200 mila, con un incremento del 29% tra il 2023 e il 2024. Questo ha portato a oltre 1,4 milioni di **pernottamenti** e a un **indotto locale** di quasi 62 milioni di euro, principalmente nelle **aree interne** a minor vocazione turistica. Il **Ministero** ha mappato circa 300 **itinerari** lungo la **Penisola**, aumentando significativamente i **fondi** per i **Cammini Religiosi**, da 3 a 19,5 milioni di euro. Il **turismo open air** non è solo una fonte di **reddito**, ma offre anche opportunità per promuovere **territori** meno conosciuti e favorire un **turismo sostenibile** e **diversificato**.

Verso un turismo più sostenibile

L’approccio al **turismo outdoor** sta cambiando, con un crescente interesse verso pratiche più **sostenibili**. Secondo un’indagine di Top (The Outdoor Project), nel 2023 l’**hiking** è risultata l’attività all’aria aperta più popolare, con il 20% dei partecipanti. Questo nuovo modo di vivere il **turismo** porta i **visitatori** a essere più empatici con l’**ambiente** e le **comunità locali**. La **ricerca** ha evidenziato che il 67% degli italiani ha scelto nel 2024 di trascorrere le proprie **vacanze** all’aperto, con attività come **climbing**, **trekking**, **ciclismo** e **rafting** in forte crescita. Con 68,6 milioni di **presenze** calcolate nel 2023, l’**Italia** si posiziona come il secondo mercato europeo per **presenze outdoor**, subito dopo la **Francia**.

Il cambiamento nella **mentalità** dei **turisti**, che cercano esperienze più autentiche e rispettose dell’**ambiente**, potrebbe rappresentare una chiave per affrontare il problema dell’**overturism**. Le **istituzioni** e gli **operatori** del settore sono ora chiamati a lavorare insieme per promuovere un **turismo** che non solo valorizzi le **bellezze naturali** del Paese, ma che contribuisca anche a una **crescita economica** sostenibile e inclusiva.