Donald Trump sta progettando di ridurre l’impatto dei dazi sulle automobili importate, con l’obiettivo di evitare che si sovrappongano a ulteriori tariffe già imposte. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita fonti informate, il presidente intende anche alleggerire alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati nella produzione di veicoli negli Stati Uniti. Questa iniziativa permetterebbe alle case automobilistiche di non dover affrontare più di un dazio contemporaneamente, ad esempio quello del 25% sulle auto finite, già entrato in vigore all’inizio di dicembre 2025, e quelli su acciaio e alluminio.
Le modifiche ai dazi, secondo le fonti, potrebbero avere effetto retroattivo, consentendo così alle aziende di richiedere un rimborso per le tariffe già versate. La riforma prevede anche un cambiamento nei dazi sui ricambi delle auto estere, che attualmente ammontano al 25% e sono in vigore dal 3 maggio 2025. Le case automobilistiche avrebbero la possibilità di ottenere un rimborso fino al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti nel primo anno, con una diminuzione al 2,75% nel secondo anno, fino all’eliminazione totale del rimborso.
Queste misure sono state annunciate in vista di un comizio che Trump terrà martedì sera a Detroit, in Michigan, per celebrare i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. L’intento è quello di consentire alle case automobilistiche di riorganizzare le loro catene di approvvigionamento, spostando la produzione dei componenti negli Stati Uniti. Secondo le informazioni raccolte, questa manovra potrebbe rappresentare un notevole sostegno per il settore automobilistico nel breve periodo. Tuttavia, le aziende dovranno presentare domanda di rimborso al governo, e non è ancora chiaro da dove provengano i fondi per tali rimborsi.