Il 22 maggio 2025, la Roma si prepara ad affrontare una delle sfide più cruciali della stagione contro il Torino, una partita che potrebbe determinare il futuro del club. La qualificazione alla Champions League, che vale ben cinquanta milioni di euro, rappresenta un obiettivo ambizioso per la squadra giallorossa. In caso di piazzamento in Europa League, il club potrebbe comunque contare su venti milioni, mentre la Conference League garantirebbe dieci milioni. Ogni posizione in classifica avrà un impatto significativo sulla strategia di mercato della Roma.
Il valore della qualificazione
La Roma, sotto la guida di Claudio Ranieri, punta a raggiungere la Champions League, non solo per il prestigio ma anche per le risorse economiche che ne derivano. La possibilità di accedere a questa competizione rappresenta un’opportunità per mantenere i giocatori chiave, come Ndicka, il cui valore di mercato si aggira attualmente attorno ai 35 milioni di euro. Con gli occhi della Premier League puntati su di lui, la Roma ha tutto l’interesse a non privarsene. Qualora il club riuscisse a centrare l’obiettivo, avrà la libertà di investire in nuovi talenti, con l’intenzione di rinforzare la rosa con almeno due acquisti di rilevanza, tra cui un attaccante di spessore come Lucca dell’Udinese o Emegha dello Strasburgo. Anche il sogno di riportare Frattesi in squadra, già vicino a un trasferimento a gennaio, potrebbe concretizzarsi.
Strategie di mercato in base alla competizione
Se la Roma dovesse qualificarsi per l’Europa League, le strategie di mercato potrebbero cambiare radicalmente. In questo scenario, la cessione di Ndicka potrebbe diventare una necessità per fare cassa, spostando l’attenzione su giocatori più giovani e promettenti. Tra i nomi sul tavolo, emerge Leoni, difensore centrale del Parma, che potrebbe sostituire Hummels, in procinto di salutare il calcio. Altri profili interessanti in difesa includono Kossounou e Solet, entrambi giocatori di talento. La posizione di Dovbyk, costato 35 milioni di euro, sarà da valutare, così come quella di Cristante, che ha ritrovato la sua forma dopo un inizio di stagione difficile. Si prevede anche il riscatto di Gourna-Douath dal Salisburgo, ma a cifre più basse rispetto ai 19,5 milioni inizialmente stabiliti.
Possibili scenari in caso di Conference League
Nel caso in cui la Roma dovesse qualificarsi per la Conference League, il club potrebbe essere costretto a riconsiderare la propria rosa, valutando la cessione di alcuni giocatori con ingaggi elevati. Tra questi c’è Svilar, per il quale non è stato ancora raggiunto un accordo sul rinnovo, con richieste di ingaggio che si attestano sui 4 milioni di euro. In alternativa, il club potrebbe puntare su Perri, portiere italo-brasiliano attualmente in uscita dal Lione. Anche se il piano di rilancio rimarrebbe, la mancanza di appeal della Conference League potrebbe portare a una strategia di mercato focalizzata principalmente su giovani talenti, come Marmol del Las Palmas, un giocatore che ha suscitato l’interesse del direttore sportivo Ghisolfi.
La partita contro il Torino non rappresenta solo un incontro da vincere, ma un crocevia fondamentale per il futuro della Roma, con risvolti economici e sportivi che potrebbero cambiare le sorti del club.