Reina si prepara per il conclave: “Non è il momento delle rivalse”

News

Il 2025 segna un momento di profondo dolore per la città di Roma, colpita dalla scomparsa del suo vescovo. Durante la messa in suffragio per il Papa, celebrata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il cardinale vicario di Roma, Baldo Reina, ha rivolto un appello ai confratelli cardinali affinché il prossimo conclave sia caratterizzato da un clima di unità e senza rivalità di potere. Nell’ambito della seconda messa dei Novendiali, il cardinale ha esortato a guardare alle riforme avviate da Papa Francesco, sottolineando l’importanza di un approccio radicale e aperto alle nuove sfide.

Il messaggio del cardinale vicario

Baldo Reina, creato cardinale nell’ultimo concistoro dell’8 dicembre 2024, ha sempre dimostrato una forte vicinanza a Papa Francesco. Giunto dalla Sicilia, ha ricoperto il ruolo di vicegerente prima di assumere la carica di cardinale vicario. La sua omelia ha messo in evidenza la necessità di superare le tattiche e le prudenze, invitando i cardinali a non cedere all’istinto di ritornare a dinamiche di potere preesistenti. “Dobbiamo abbracciare il sogno di Dio, che è stato affidato a noi”, ha affermato il cardinale, evidenziando l’urgenza di una trasformazione profonda all’interno della Chiesa.

Reina ha richiamato l’attenzione sui processi di riforma avviati da Papa Francesco, sottolineando come questi superino le barriere religiose. “La gente riconosce in lui un pastore universale”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di una navigazione ampia e sorprendente per la barca di Pietro. Il cardinale ha espresso la preoccupazione per il futuro di queste riforme, invitando i membri della Chiesa a discernere e ordinare ciò che è stato iniziato, con l’obiettivo di costruire un “nuovo cielo e una nuova terra”.

Il richiamo al cambiamento

Reina ha anche sottolineato l’importanza di un cambiamento di vita, esortando la Chiesa a tradurre le parole in azioni concrete. “Dobbiamo essere capaci di offrire carezze, mani tese e discorsi disarmati, evitando giudizi e timori nei confronti dell’impurità”, ha affermato, richiamando alla necessità di un approccio inclusivo e accogliente. La sua omelia è stata un forte richiamo alla comunità ecclesiale affinché si faccia portatrice di segni tangibili di amore e solidarietà.

Durante la celebrazione, la basilica era gremita di parroci romani, dirigenti del Vicariato e fedeli, a testimonianza del legame profondo tra Papa Francesco e la sua diocesi. Reina ha descritto il dolore collettivo vissuto in questi giorni, evidenziando le lunghe code di persone che si sono recate a pregare sulla tomba del Papa. “Roma è un popolo che piange il suo vescovo, unito a tanti altri che hanno trovato uno spazio per esprimere il loro dolore e la loro preghiera”, ha concluso il cardinale, evocando l’immagine di una comunità in lutto, ma anche di speranza per il futuro.