Il club rossonero si trova in un momento cruciale della sua storia. La dirigenza deve prendere decisioni rapide riguardo alla scelta del nuovo allenatore e alla programmazione del mercato estivo. La situazione attuale richiede un intervento deciso, in quanto il Milan non può permettersi ulteriori ritardi.
La scelta del direttore sportivo e il primo passo verso la ricostruzione
Il 22 maggio 2025, a Milano, il nuovo direttore sportivo Igli Tare è stato ufficialmente nominato dal Milan. Tare, già noto per il suo operato alla Lazio, ha iniziato la sua carriera di acquisti con Cristian Brocchi, portato nel 2008 dal Milan. In quell’occasione, il dirigente albanese espresse la sua ambizione di vincere trofei e di costruire una mentalità vincente all’interno del club. Questa filosofia è fondamentale per il Milan, che si trova ora in una fase di ricostruzione dopo un periodo difficile. La scelta di Tare rappresenta un cambio di rotta rispetto alla controversa decisione di allontanare Paolo Maldini e Ricky Massara, che avevano portato il club a conquistare uno scudetto e a raggiungere le semifinali di Champions League.
Il ruolo degli algoritmi nella gestione del club
Sebbene gli algoritmi possano fornire indicazioni utili nella gestione sportiva, il Milan ha mostrato limiti evidenti nel suo approccio. La mancanza di figure esperte nel mondo del calcio ha reso difficile per la dirigenza prendere decisioni strategiche. L’introduzione di personalità come Zlatan Ibrahimovic, pur carismatiche, non ha portato a risultati concreti, evidenziando la necessità di un approccio più solido e strutturato. Gli algoritmi, sebbene utili, non possono sostituire la conoscenza e l’esperienza necessarie per affrontare le complessità del calcio, dove ogni decisione deve essere ben ponderata.
Le sfide di Tare nella ristrutturazione della rosa
Il compito di Igli Tare non è semplice. Uno dei principali problemi è il ritardo con cui inizia il suo lavoro. La situazione attuale richiede una rapida ristrutturazione della rosa, evitando cessioni eccellenti che non sono necessarie. Tare dovrà lavorare per liberarsi dei giocatori non più utili e inserire nuovi elementi che possano rinforzare il gruppo. La stagione appena trascorsa ha evidenziato l’assenza di figure chiave, sia in campo che in società , e il nuovo direttore sportivo dovrà affrontare questa sfida con urgenza. La mancanza di solidità ha portato a blackout nelle prestazioni, sia in Serie A che in Coppa Italia, e la squadra ha bisogno di giocatori che possano creare coesione.
Le opzioni per la panchina: Vincenzo Italiano in pole position
Il Milan sta valutando diverse opzioni per la panchina, con Vincenzo Italiano che emerge come uno dei candidati principali. Dopo aver guidato la Fiorentina a due finali di Conference e aver avuto un buon cammino in Champions League con il Bologna, Italiano rappresenta una scelta interessante. Tuttavia, la pressione di allenare un grande club come il Milan può essere significativa. Accanto a lui, Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi sono altri nomi che circolano. La dirigenza dovrà prendere una decisione chiara e rapida, evitando le indecisioni che hanno caratterizzato il passato recente. La scelta dell’allenatore avrà un impatto diretto sulle strategie di mercato e sulla preparazione della squadra in vista della nuova stagione, che deve essere affrontata con determinazione.