Maradona: sospesa la valutazione esterna dopo l’ultima operazione chirurgica

Calcio

Fernando Villarejo, il responsabile del reparto di terapia intensiva della Clinica Olivos, ha rilasciato dichiarazioni significative durante il processo relativo alla morte di Diego Maradona. L’ex calciatore argentino è stato operato per l’ultima volta il 3 novembre 2020, prima di morire 22 giorni dopo. Villarejo ha accusato Leopoldo Luque, il chirurgo che ha guidato il team medico che ha assistito Maradona nei suoi ultimi giorni, di aver impedito l’ingresso ai medici che avrebbero dovuto valutarlo dopo l’intervento. La notizia è stata riportata dai principali media argentini.

Le accuse di villarejo

Villarejo ha spiegato che Luque ha negato l’accesso al dottor Mario Schiter e a una psichiatra, professionisti contattati dalle figlie di Maradona e giunti fino alla clinica. Secondo il medico, questo divieto è stato “strano e intempestivo”, poiché gli specialisti erano stati convocati per determinare se Maradona dovesse essere trasferito in una clinica di riabilitazione.

Accesso alla cartella clinica

Il dottor Villarejo ha raccontato che, quando si è recato presso la Clinica Olivos per valutare le condizioni del suo ex paziente dopo l’operazione alla testa, non gli è stato consentito di entrare. Tuttavia, ha avuto accesso alla cartella clinica di Maradona, dalla quale ha dedotto che l’ex calciatore continuava a presentare un quadro clinico “molto complesso, con pluripatologie di difficile controllo”.

Interrogativi sulla gestione della salute

Queste dichiarazioni hanno sollevato interrogativi sulle decisioni prese dal team medico che seguiva Maradona e sulla gestione della sua salute negli ultimi giorni di vita. La testimonianza di Villarejo si inserisce in un contesto di indagini più ampie sulla morte dell’icona del calcio argentino, che continua a suscitare interesse e dibattito nel paese e oltre.