Manchester United: una stagione difficile, futuro incerto per Amorim

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Il Manchester United si trova ad affrontare una crisi profonda dopo la sconfitta in finale di Europa League contro il Tottenham, avvenuta il 23 maggio 2025. Questo risultato ha negato ai Red Devils l’accesso alla Champions League, comportando perdite economiche stimate tra i 160 e i 180 milioni di euro e danneggiando ulteriormente la loro reputazione. La situazione si complica ulteriormente per il tecnico Ruben Amorim, il cui futuro è incerto, mentre il mercato estivo si preannuncia difficile.

Una storia di delusioni

Il commento di Roy Keane, ex giocatore del Manchester United, riassume la frustrazione di una stagione deludente: “Proprio quando pensi che le cose non possano andare peggio per lo United, ecco che accade”. Dal 2013, anno dell’addio di Sir Alex Ferguson, il club ha cambiato ben dieci allenatori, tra cui interinali e soluzioni temporanee. In questo periodo, sono stati spesi oltre 2 miliardi di euro sul mercato, senza riuscire a ottenere risultati significativi. La gestione sportiva è stata affidata a Sir Jim Ratcliffe, l’uomo più ricco del Regno Unito, che ha investito 250 milioni di euro negli ultimi diciotto mesi, ma il Manchester si trova attualmente al sedicesimo posto in Premier League, il peggiore piazzamento degli ultimi cinquant’anni.

Da dove ripartire?

Ruben Amorim, subentrato a metà novembre, ha ottenuto solo sei vittorie su ventisei partite di campionato. Tuttavia, ha condotto la squadra a una finale europea, rimanendo imbattuto in otto delle dieci gare giocate. Amorim ha dichiarato di avere fiducia nel proprio lavoro, affermando che se la dirigenza non lo ritenesse idoneo, sarebbe disposto a lasciare senza ricevere compensi. È evidente che l’allenatore non intende cambiare il proprio approccio, specialmente dopo aver dimostrato il suo valore allo Sporting Lisbona.

Il mercato estivo

Il Manchester United non vince in Premier League dal mese di marzo, avendo registrato sei sconfitte e due pareggi, e presenta la peggior differenza reti dal 1973. La squadra ha segnato solo 42 gol in 37 partite. Questo scenario solleva interrogativi su chi possa rinforzare l’attacco. I giocatori come Antony, Rashford e Sancho sono stati messi in prestito e potrebbero essere venduti per raccogliere fondi. Attualmente, il club sta trattando per Matheus Cunha, attaccante dei Wolves, valutato circa 70 milioni di euro, e sta monitorando anche Liam Delap, giovane attaccante dell’Ipswich, con una clausola di 30 milioni di euro.

Le sfide finanziarie

La situazione finanziaria del Manchester United è critica. La mancata partecipazione alla Champions League comporta la perdita di entrate significative da sponsor e premi UEFA, con stime che parlano di un danno economico di circa 160-180 milioni di euro. Il Financial Times ha riportato che il valore azionario del club subirà un crollo notevole, con perdite nette di oltre 370 milioni di sterline negli ultimi cinque anni. A seguito di questo scenario, Ratcliffe ha avviato un programma di licenziamenti, con 250 dipendenti già tagliati e altri 200 a rischio.

Un futuro incerto

In questo contesto, il mercato estivo si preannuncia complicato. Oltre ai giocatori già menzionati, è probabile che partano Eriksen, Lindelof ed Evans. La situazione di Casemiro, con un ingaggio di 20 milioni di euro a stagione, e di Maguire, la cui carriera è in declino, rappresenta un ulteriore problema per il bilancio. Nonostante le incertezze, ci sono giovani promettenti come Yoro e de Ligt, e la leadership di Bruno Fernandes, che ha collezionato 19 gol e 19 assist, rimane un punto fermo. La necessità di nuove forze fresche è evidente, e l’estate si preannuncia come un periodo di intenso lavoro per il club.