Sono stati posti agli arresti domiciliari cinque individui coinvolti in un’inchiesta riguardante scommesse clandestine a Milano. Tra di essi, si trovano Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, considerati i presunti gestori delle puntate illegali online. L’indagine ha anche coinvolto una dozzina di calciatori di Serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Wes McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci. L’ordinanza è stata firmata dalla giudice per le indagini preliminari Lidia Castellucci, in risposta alla richiesta della Procura, dopo gli interrogatori avvenuti il 17 aprile. Gli indagati sono accusati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, oltre a riciclaggio.
La Procura di Milano ha anche richiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per i rappresentanti di Elysium Group, una gioielleria accusata di facilitare l’operazione illegale mettendo a disposizione conti correnti. I tre individui coinvolti, Antonio Scinocca e Antonino Parise, rispettivamente legale rappresentante e socio, e Andrea Piccini, ex socio, avrebbero simulato vendite di orologi e gioielli, emettendo fatture formali. Queste operazioni servivano a giustificare bonifici ricevuti sui conti correnti, utilizzati per coprire i debiti accumulati dai giocatori in relazione alle scommesse.
Il procuratore Marcello Viola ha sottolineato che, in precedenza, erano stati sequestrati conti per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro. Questo sequestro comprendeva 929.742,60 euro su rapporti finanziari, 104.085 euro in contante e sei unità immobiliari, il cui valore stimato ammonta a 499.925,40 euro. Inoltre, sono stati rinvenuti ulteriori 240.500 euro in contante all’interno della gioielleria, a conferma dell’attività di riciclaggio.
L’indagine è condotta dalla Sezione di polizia giudiziaria, in collaborazione con l’aliquota della Guardia di Finanza della Procura. Sono emerse evidenze di un gruppo attivo nell’area milanese, dedito all’organizzazione di scommesse illegali anche attraverso piattaforme online non autorizzate. I proventi di queste attività illecite sono stati stimati in 1.533.753 euro, riciclati tramite la gioielleria milanese attraverso fittizie vendite di beni di lusso, per i quali venivano emesse fatture senza che i prodotti fossero realmente consegnati. L’inchiesta ha rivelato anche un sistema di pagamento dei debiti di gioco, che sfruttava prestanome e strumenti finanziari come carte PostePay e conti Revolut. Alcuni scommettitori, attratti da bonus e sconti sui debiti, hanno attivamente promosso le piattaforme illegali, con Fagioli e Tonali identificati come presunti “collettori” di scommesse, insieme agli altri calciatori coinvolti.