Sergio Conceiçao si prepara a chiudere la sua avventura sulla panchina del Milan in modo inaspettato. Il tecnico portoghese, arrivato in Italia il 30 dicembre 2023 con l’intento di rimanere fino al 30 giugno 2026, si appresta a disputare la sua ultima partita in rossonero domani, 24 maggio 2025, contro il Monza. Tuttavia, a causa di una squalifica inflittagli dopo l’espulsione rimediata nella partita contro la Roma, il portoghese non potrà sedere in panchina e verrà sostituito dal suo vice, Joao Costa. Questa situazione segna un addio silenzioso e privo di conferenza stampa, rendendo ancora più evidente la difficoltà del momento.
Il fallimento di Conceiçao
Le recenti dichiarazioni di Conceiçao, rilasciate dopo la sconfitta contro la Roma, potrebbero rappresentare le ultime parole del tecnico al Milan. In quella conferenza, il portoghese ha riflettuto sui risultati ottenuti dalla squadra, sottolineando come, fino a quel momento, il Milan fosse riuscito a mantenere una posizione competitiva in classifica. Tuttavia, il bilancio finale della stagione non è affatto positivo: il Milan ha totalizzato 33 punti in 19 partite, un risultato che non si avvicina nemmeno a quello di altre squadre come Roma, Inter e Napoli. Conceiçao ha riconosciuto che un’annata del genere non è accettabile per un club con la storia del Milan e ha messo in evidenza la necessità di una valutazione da parte della società. La vittoria della Coppa Italia, che avrebbe potuto rappresentare una salvezza, è svanita il 14 maggio, quando il Bologna ha conquistato il trofeo, lasciando il Milan con una medaglia d’argento e senza possibilità di partecipare alle competizioni europee nella stagione 2025-26.
Il ricordo del sigaro
Sergio Conceiçao ha più volte accennato alla volontà di raccontare la sua esperienza al Milan, ma per ora rimangono solo i numeri a testimoniare la sua breve avventura. Dal 2015-16, quando ha iniziato la sua carriera da allenatore al Vitoria Guimaraes, non era mai uscito dalla Top 8 di un campionato. La sua esperienza con il Porto, dove ha sempre concluso nei primi tre posti, rende ancora più marcata la differenza con la sua esperienza milanese. L’Italia, con le sue peculiarità, ha presentato sfide che hanno messo a dura prova il tecnico, il cui passaggio al Milan non verrà certamente ricordato come uno dei più brillanti. L’immagine di Conceiçao che fuma un sigaro nello spogliatoio a Riad, dopo la sua nomina, sembra ora un ricordo lontano, un momento di speranza che si è trasformato in una realtà difficile da digerire.