Guarducci rivela: “Ero quasi più famoso di Milly Carlucci”

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Marcello Guarducci, icona del nuoto italiano degli anni ’70 e ’80, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui riflette su momenti significativi della sua carriera. Il 24 maggio 2025, a Milano, il famoso nuotatore ha parlato del boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca nel 1980, un evento che ha segnato profondamente la sua vita sportiva e personale. Guarducci ha descritto quell’episodio come una “brutta batosta” per gli atleti italiani, sottolineando come la situazione si sia risolta in modo inaspettato e deludente, portandolo a perdere fiducia nel Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).

La carriera di Marcello Guarducci

Nato in Trentino, Marcello Guarducci ha mostrato sin da giovane una grande passione per lo sport, cimentandosi in diverse discipline, tra cui sci, basket e nuoto. Cresciuto in una famiglia con forti legami sportivi, è nipote dell’ex dorsista azzurra Albertina Manzoni. La sua carriera nel nuoto ha preso il volo nei primi anni ’70, quando è diventato il nuotatore più veloce d’Italia, specializzandosi nei 100 metri stile libero, una delle competizioni più prestigiose del panorama natatorio. Tuttavia, la sua strada non è stata priva di ostacoli. Nel 1969, un grave infortunio sul Monte Bondone lo costrinse a un lungo periodo di recupero, durante il quale rimase immobilizzato per 110 giorni.

Nel 1973, a causa delle misure di austerity, la piscina di Trento fu chiusa, costringendo Guarducci a trasferirsi a Roma, dove continuò a coltivare la sua passione per il nuoto. La sua perseveranza e determinazione lo portarono a diventare un simbolo di eccellenza nel nuoto italiano, ma il ricordo del boicottaggio olimpico rimane un capitolo doloroso della sua carriera.

Il boicottaggio di Mosca 1980

Il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca nel 1980, indetto da diversi paesi a causa dell’invasione sovietica dell’Afghanistan, ha avuto un impatto devastante sugli atleti. Guarducci ha descritto come, per molti sportivi, quella decisione abbia rappresentato un’opportunità persa, un sogno infranto. “Finì all’italiana”, ha commentato, evidenziando la frustrazione e il senso di abbandono che molti atleti sentirono in quel periodo. La sua esperienza al CONI, un ente che avrebbe dovuto supportare e promuovere gli sportivi, si trasformò in una delusione, portandolo a mettere in discussione la sua fiducia nelle istituzioni sportive.

La sua amicizia con Milly Carlucci, nota conduttrice televisiva, è stata un altro aspetto che ha caratterizzato la sua storia, ma anche questo legame ha subito le conseguenze di eventi tumultuosi. Guarducci ha parlato di come la loro relazione sia finita in modo “malissimo”, un riflesso delle difficoltà che ha affrontato sia dentro che fuori dalla piscina.

La carriera di Marcello Guarducci è un racconto di successi e sfide, un percorso che ha segnato la storia del nuoto italiano e che continua a ispirare le nuove generazioni di atleti.