Il 28 aprile 2025, a Roma, si è inaugurato il Giubileo delle persone con disabilità, un evento di grande rilevanza che ha visto la partecipazione di figure istituzionali e atleti di spicco. La manifestazione si è svolta presso l’Università LUMSA, nella sala Giubileo, con un convegno intitolato “Sport paralimpico generatore di Speranza”. Questo incontro è stato organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede e dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), l’università stessa, e con il patrocinio dell’Ufficio nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), del Centro Sportivo Italiano (CSI) di Roma e dell’Osservatorio Italiano Non Profit (OINP).
Il convegno e le tematiche affrontate
Durante il convegno, sono stati trattati temi fondamentali come l’inclusione e l’integrazione, considerati come strumenti di speranza per il futuro delle persone con disabilità. Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, ha espresso un messaggio di ottimismo: “Abbiamo una grande speranza di cambiamento grazie alla Riforma della Disabilità, che mira a garantire pari opportunità in tutti gli aspetti della vita, dal benessere alla salute, dalla formazione al diritto al lavoro, fino al tempo libero e sociale. Siamo tutti uguali e dobbiamo avere le stesse opportunità, come affermava Papa Francesco”.
In un contesto di forte emozione, il convegno ha anche reso omaggio alla memoria di Papa Francesco, che ha recentemente lasciato un segno indelebile nella comunità. Suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero, ha ricordato l’insegnamento del Pontefice: “Si può guardare una persona dall’alto in basso solo nel momento in cui si può aiutare questa ad alzarsi”, un messaggio che risuona profondamente nell’ambito della disabilità e dell’inclusione sociale.
Le parole di Luca Pancalli e degli atleti
Luca Pancalli, presidente del CIP, ha aggiunto che “lo sport è importante per tutti, non solo per le persone con disabilità”. Ha richiamato le parole di Papa Francesco, sottolineando come lo sport rappresenti un “generatore di comunità, integrazione e formazione”. Pancalli ha evidenziato che nella realtà della disabilità, queste qualità si manifestano in modo particolarmente significativo.
Durante l’evento, sono intervenuti anche atleti che hanno partecipato ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Martina Caironi, medaglia d’oro nei 100 metri T63, ha condiviso la sua esperienza dicendo: “Lo sport permette di gioire, soffrire e infine dare sfogo a tutto il sacrificio che hai affrontato per mesi e, a volte, anni”. Paolo Dongdong Camanni, judoka, ha messo in luce la bellezza della diversità, affermando che “tutti noi nasciamo con delle differenze e queste ci caratterizzano. È una cosa meravigliosa, come avete visto alle Paralimpiadi. La nostra diversità è una delle nostre caratteristiche principali”.
Il Giubileo delle persone con disabilità ha rappresentato un momento di riflessione e celebrazione, unendo istituzioni, atleti e cittadini in un messaggio di inclusione e speranza per il futuro.