F1, il ritorno di Adrian Newey al muretto: focus sui rivali e sul progetto 2026

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Adrian Newey, il rinomato progettista inglese, ha scelto di presentarsi ai box della Aston Martin durante il Gran Premio di Monaco, che si svolge il 22 maggio 2025. Dopo aver lasciato la Red Bull un anno fa, Newey ha ufficialmente iniziato il suo lavoro con il team di Silverstone all’inizio di marzo. La scelta di Monaco non è casuale; il tracciato, noto per la sua complessità, offre a Newey l’opportunità di osservare da vicino le soluzioni tecniche adottate dai concorrenti, grazie alla limitata disponibilità di spazio nei box. Questa situazione favorisce una coesistenza ravvicinata tra i vari team, rendendo il GP di Monaco un contesto ideale per analizzare le strategie dei rivali e captare eventuali spunti innovativi.

Un ritorno significativo ai box

Il Gran Premio di Monaco rappresenta un momento cruciale per Adrian Newey, che torna al muretto dei box con la Aston Martin. La sua presenza è attesa con grande interesse, poiché il progettista è noto per il suo approccio innovativo e per la capacità di trasformare le idee in soluzioni tecniche vincenti. La scelta di debuttare a Monaco, un circuito che storicamente non premia necessariamente le monoposto più performanti, dimostra la volontà di Newey di affrontare una sfida complessa. Questo evento permette a Newey di osservare attentamente le strategie e le configurazioni delle vetture rivali, un’opportunità che potrebbe rivelarsi fondamentale per il suo lavoro futuro. La sua esperienza e il suo occhio attento ai dettagli potrebbero fornire spunti preziosi per lo sviluppo della Aston Martin nel corso della stagione.

Analisi del metodo di lavoro di Newey

Adrian Newey è conosciuto per il suo approccio unico e tradizionale alla progettazione delle monoposto. Utilizza un tecnigrafo per disegnare i suoi progetti su carta, un metodo che richiede un team dedicato alla digitalizzazione e alla traduzione dei suoi schizzi in CAD. Questo approccio “old style” riflette la sua personalità e le sue convinzioni, poiché Newey ritiene che la possibilità di apportare modifiche e correzioni in tempo reale durante la fase di progettazione renda il processo più veloce ed efficace. La sua metodologia, sebbene possa sembrare anacronistica, ha dimostrato di essere vincente nel corso degli anni, e potrebbe influenzare positivamente il futuro della Aston Martin.

Progetto 2026: sguardo al futuro

Il lavoro di Newey con la Aston Martin non si limita al presente; è fortemente orientato verso il progetto 2026. In questo fine settimana, la vettura AMR25 diventa un laboratorio viaggiante, integrando componenti destinate alla prossima stagione. Andy Cowell, team principal della Aston Martin, ha sottolineato l’importanza di testare in pista alcune soluzioni innovative, anche se la cornice regolamentare del 2026 sarà completamente differente. Nonostante le novità, ci saranno punti di contatto tra la vettura attuale e quella futura, in particolare per quanto riguarda le sospensioni meccaniche. La progressiva integrazione delle soluzioni 2026 sulla AMR25 offrirà spunti interessanti sui punti cardine del progetto di Newey e sulla direzione che prenderà il team nei prossimi anni. Con il genio di Newey di nuovo in azione, i rivali sono avvisati.