Domenghini: “Da giovane in difficoltà, l’Inter mi ha dato tutto. Ma si parlava di Mazzola e Corso…”

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Angelo Domenghini, ex calciatore di spicco, è stato un’ala destra che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio italiano. Originario di Bergamo, il giovane di 19 anni, all’epoca, pesava solo 52 chili e lavorava come operaio elettrotecnico alla Magrini. La sua carriera calcistica lo ha visto vestire le maglie di squadre prestigiose come Atalanta, Inter e Cagliari. Domenghini ha conquistato due scudetti con l’Inter sotto la guida di Helenio Herrera e un altro con Manlio Scopigno al Cagliari. Con la Grande Inter, ha condiviso il campo con leggende come Suarez, Mazzola e Corso, diventando una figura chiave di quel periodo d’oro. La sua abilità nel dribbling e la velocità sulla fascia gli valsero il soprannome di “Domingo”.

All’età di 83 anni, Domenghini risiede a Liscia di Vacca, in Sardegna. Nonostante la fatica e il dolore alle anche, la sua voce si anima quando si parla della sua carriera, in particolare dei successi con l’Inter e il Cagliari. Il 22 maggio 2025, durante un’intervista a Milano, ha dichiarato: “Puntavo l’uomo e segnavo, ma i giornalisti parlavano sempre degli altri. Giusto, erano bravi, erano le stelle. Ma anch’io facevo qualcosa”. Le sue parole rivelano un’anima appassionata, che ha vissuto intensamente ogni partita, contribuendo a scrivere la storia del calcio italiano.

Il percorso calcistico di Domenghini

La carriera di Angelo Domenghini ha avuto inizio tra le fila dell’Atalanta, dove ha messo in mostra il suo talento giovanile. La sua velocità e la capacità di saltare l’uomo lo hanno reso un giocatore ambito, attirando l’attenzione di club di maggiore prestigio. Nel 1960, Domenghini è approdato all’Inter, dove ha avuto l’opportunità di giocare con alcuni dei più grandi nomi del calcio. Sotto la guida di Helenio Herrera, l’Inter ha raggiunto vette straordinarie, culminando nella vittoria della Coppa dei Campioni e di due Coppe Intercontinentali.

Dopo il periodo all’Inter, Domenghini ha continuato la sua carriera al Cagliari, dove ha avuto il privilegio di affiancare Gigi Riva, un altro grande del calcio italiano. Insieme, hanno portato il Cagliari a trionfare nel campionato di Serie A, scrivendo una pagina importante nella storia del club sardo. La sinergia tra i due giocatori ha rappresentato un momento di grande successo, che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi.

Nel corso della sua carriera, Domenghini ha affrontato sfide e avversari di ogni tipo, ma il suo spirito competitivo e la passione per il gioco lo hanno sempre spinto a dare il massimo. La sua determinazione e il suo impegno in campo sono stati riconosciuti e apprezzati, nonostante il suo desiderio di rimanere nell’ombra rispetto ad altri campioni del suo tempo.

Riflessioni sulla carriera e il calcio attuale

Oggi, Angelo Domenghini osserva il calcio moderno con un occhio critico. La sua esperienza nel mondo del calcio lo porta a riflettere su come il gioco sia cambiato nel corso degli anni. “Il calcio di oggi è diverso, ma la passione è la stessa”, afferma con convinzione. Per lui, il calcio rimane un’arte, un modo di esprimere sé stessi e di emozionare le persone. Nonostante le innovazioni tecnologiche e le nuove tattiche, Domenghini crede che il cuore del gioco risieda nella capacità di creare momenti indimenticabili.

La sua carriera è stata costellata di successi, ma anche di sacrifici. Domenghini ha vissuto il calcio in un’epoca in cui le sfide erano diverse, e il suo approccio al gioco riflette i valori di un’epoca passata. Oggi, con la saggezza degli anni, guarda indietro con orgoglio, consapevole di aver contribuito a scrivere la storia del calcio italiano.