Il Giappone ha in programma di presentare agli Stati Uniti una proposta per il riconoscimento reciproco degli standard di sicurezza automobilistica, in vista del prossimo incontro dedicato ai negoziati tariffari. Questa iniziativa, come riportato da fonti governative e dal quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, si propone di affrontare una questione che il governo statunitense considera una “barriera commerciale non opportuna” per le esportazioni di automobili prodotte negli Stati Uniti verso il Giappone.
Gli Stati Uniti hanno espresso da tempo preoccupazioni riguardo alle ispezioni automobilistiche in Giappone, sostenendo che i veicoli americani abbiano già superato rigorosi controlli sulle emissioni e altre normative nazionali. La proposta giapponese è vista come un tentativo di facilitare il commercio bilaterale, che è stato ostacolato da queste divergenze normative.
Standard di sicurezza automobilistica
Molti esperti sottolineano che gli standard di sicurezza automobilistica giapponesi si allineano con le normative globali stabilite dalle Nazioni Unite, le quali mirano a garantire l’armonizzazione delle normative ambientali e di sicurezza per i veicoli. Attualmente, gli standard giapponesi comprendono 43 categorie di norme per i veicoli passeggeri, che includono requisiti per freni, tachimetri e livelli acustici. Al contrario, gli Stati Uniti considerano solo tre categorie di standard, tra cui quelle relative alle finiture metalliche delle portiere.
Questa disparità ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti, i quali avvertono che, se il Giappone dovesse concedere un trattamento preferenziale agli Stati Uniti in materia di sicurezza, anche la Cina, che ha le proprie normative uniche, potrebbe richiedere un trattamento simile. In questo contesto, i funzionari giapponesi stanno esaminando l’attuale quadro normativo applicato alle aziende automobilistiche europee, che beneficiano di un processo semplificato grazie a un sistema comune di procedure di sicurezza.
Le tariffe sulle esportazioni giapponesi
Negli ultimi tempi, il Giappone ha ripetutamente sollecitato l’amministrazione Trump a rimuovere la tariffa aggiuntiva del 25% imposta sulle esportazioni giapponesi di automobili. Questo provvedimento ha un impatto significativo, poiché il mercato automobilistico rappresenta circa il 30% delle esportazioni giapponesi verso gli Stati Uniti.
Ryosei Akazawa, il ministro per la Rivitalizzazione economica, partirà venerdì per partecipare al terzo incontro ministeriale di negoziazione negli Stati Uniti. Per cercare di ottenere concessioni più favorevoli da parte dell’amministrazione Trump, il governo di Tokyo ha proposto come merce di scambio un aumento delle importazioni di mais e una maggiore cooperazione nel settore della costruzione navale. Questa strategia evidenzia l’importanza delle relazioni commerciali tra i due paesi e il desiderio giapponese di trovare un terreno comune per facilitare il commercio e ridurre le tensioni tariffarie.