Sabrina Commis, il 24 maggio 2025, ha presentato un approfondimento sul coriandolo, pianta dalle molteplici sfaccettature, nel contesto di Milano. L’articolo si concentra sulle origini, le caratteristiche e l’importanza di questa pianta, non solo in cucina ma anche per le sue proprietà benefiche.
Il coriandolo, conosciuto scientificamente come Coriandrum sativum, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Questa famiglia include anche il prezzemolo, il finocchio e il cumino, come spiegato dalla biologa e nutrizionista Gaia Gottardi. Si ritiene che il coriandolo abbia avuto origine nell’area mediterranea orientale o in Medio Oriente, ma oggi è coltivato in diverse parti del mondo, dall’India al Sud America.
Questa pianta raggiunge un’altezza di circa 50-60 centimetri e presenta foglie sottili e frastagliate, che possono ricordare quelle del prezzemolo, ma con un sapore decisamente diverso e più intenso. I fiori, che possono essere bianchi o rosati, si trasformano in frutti noti come semi di coriandolo. Questi semi, di colore beige-arancio, emettono un profumo agrumato e speziato e possono essere utilizzati sia interi che macinati in numerose preparazioni culinarie.
Il coriandolo è apprezzato non solo per il suo utilizzo in cucina, dove arricchisce piatti di diverse culture, ma anche per le sue potenzialità terapeutiche. La pianta è stata studiata per i suoi effetti positivi sul benessere, in particolare per il suo impatto sul sistema digestivo. L’interesse nei confronti di questa pianta è cresciuto negli ultimi anni, spingendo molti a esplorare le sue proprietà e i suoi benefici.
La versatilità del coriandolo lo rende un ingrediente fondamentale in molte ricette, dalle salse ai piatti principali, contribuendo a creare sapori unici e distintivi. L’importanza di questa pianta nella tradizione culinaria di diverse culture è innegabile, e il suo utilizzo continua a diffondersi in tutto il mondo.