Con Pedersen e Biraghi il Torino punta sulle fasce per rilanciarsi

Il 30 aprile 2025, a Milano, il Torino ha mostrato segni di ripresa nella sfida contro il Napoli. Dopo quattro mesi, il tecnico Paolo Vanoli ha reintrodotto i “quinti” lungo le fasce, una mossa che ha portato a una performance più equilibrata da parte della squadra granata. In particolare, i due esterni, Marcus Pedersen e Cristiano Biraghi, hanno svolto un ruolo cruciale nel contenere le avanzate avversarie, mentre si preparano per l’imminente incontro contro il Venezia.

Il ritorno degli esterni

Nella partita contro il Napoli, il Torino ha riacquistato la capacità di giocare con gli esterni, un aspetto che era venuto a mancare negli ultimi mesi del 2024. Con la presenza di Marcus Pedersen a destra e Cristiano Biraghi a sinistra, la squadra ha mostrato una nuova vitalità. Questo schema ha ricordato il Torino del girone d’andata, quando Vanoli utilizzava un 3-5-2, con Pedersen e Lazaro a destra, e Vojvoda e Sosa a sinistra, per presidiare le fasce. Tuttavia, la transizione al 4-2-3-1 ha limitato l’uso degli esterni, con Lazaro ed Elmas impiegati in ruoli più offensivi.

L’adozione di questa strategia è stata necessitata dalle assenze contemporanee di alcuni giocatori chiave. Vanoli ha dovuto adattare la formazione, e l’assenza di Lazaro, Gineitis e Ricci ha costretto il tecnico a rivedere le sue scelte. La presenza di Pedersen, che si è dimostrato versatile, ha permesso di coprire efficacemente la corsia di destra, mentre Biraghi ha continuato a interpretare il suo ruolo in chiave offensiva, sovrapponendosi a Elmas e cercando opportunità per cross.

Strategia e necessità

La strategia adottata da Vanoli è stata influenzata dalla necessità di affrontare una squadra di alto livello come il Napoli. Le assenze di alcuni giocatori hanno costretto il Torino a ripensare il proprio approccio. Senza Lazaro e Gineitis, la mancanza di opzioni sulla trequarti destra ha reso difficile il mantenimento del 4-2-3-1 utilizzato in precedenza. La scelta di schierare Pedersen, un giocatore con caratteristiche difensive, ha rappresentato una soluzione immediata per garantire equilibrio alla squadra.

Biraghi, arrivato al Torino a gennaio, ha dimostrato di essere un elemento chiave. Anche se la sua prestazione offensiva è stata limitata, ha contribuito in modo significativo alla fase difensiva, mostrando esperienza e capacità di coprire il campo. La sua abilità nel sovrapporsi a Elmas ha creato opportunità, evidenziando l’importanza del suo ruolo nel sistema di gioco di Vanoli.

Prospettive future

La prova degli esterni a tutta fascia contro il Napoli ha suscitato ottimismo, ma il Torino deve affrontare una nuova sfida con il Venezia. La squadra veneta, che ha avuto un buon andamento in campionato, potrebbe mettere alla prova le scelte di Vanoli. La condizione di Samuele Ricci, in dubbio per la partita, sarà fondamentale per determinare la formazione. La sua assenza, insieme alla squalifica di Valentino Lazaro, potrebbe costringere il tecnico a riconsiderare l’assetto tattico.

La partita di venerdì rappresenta un’occasione per il Torino di confermare i progressi mostrati contro il Napoli. Con l’auspicio di una prestazione solida, il Torino potrebbe finalmente trovare continuità nel gioco, riscoprendo le ali che avevano caratterizzato il loro inizio di stagione.

Published by
Luisa Bergamotto