Come utilizzare lo smartwatch per individuare i rischi di malattie cardiovascolari

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Il 25 maggio 2025, a Milano, il mondo della salute digitale ha fatto un ulteriore passo avanti grazie ai progressi degli smartwatch, dispositivi che stanno trasformando il monitoraggio della salute personale. Non si limitano più a funzioni basilari come il conteggio dei passi o il calcolo delle calorie, ma ora sono dotati di sensori avanzati in grado di rilevare cadute, segnalare incidenti stradali e monitorare parametri vitali come la saturazione dell’ossigeno nel sangue e le irregolarità del ritmo cardiaco. Questi strumenti, sebbene non possano eguagliare l’affidabilità dei dispositivi medici professionali, offrono un’accuratezza sorprendente per la loro dimensione e portabilità. I dati raccolti in tempo reale forniscono un quadro continuo della salute dell’utente, con notifiche automatiche in caso di emergenze. Recentemente, uno studio ha suggerito che gli smartwatch potrebbero anche servire come un indicatore precoce del rischio cardiovascolare, utilizzando un semplice rapporto tra battito cardiaco e attività fisica.

Smartwatch e monitoraggio della salute cardiaca

Un’importante ricerca, che sarà presentata al congresso annuale dell’American College of Cardiology, ha dimostrato che i dati raccolti dagli smartwatch possono fornire informazioni preziose sulla salute del cuore. Lo studio ha messo in evidenza come il rapporto tra frequenza cardiaca media giornaliera e numero di passi – parametri facilmente rilevabili dalla maggior parte dei dispositivi indossabili – possa riflettere in modo attendibile la capacità del cuore di adattarsi allo sforzo fisico. Questo semplice dato consente di monitorare come il sistema cardiovascolare risponda alle variazioni dell’attività quotidiana, offrendo così un metodo non invasivo per valutare la salute cardiaca.

Il significato del DHRPS

La metrica introdotta dai ricercatori è nota come DHRPS, acronimo di Daily Heart Rate per Step. Essa rappresenta un indice ottenuto dividendo la frequenza cardiaca media giornaliera per il numero di passi percorsi. Per valutare l’affidabilità del DHRPS come indicatore di rischio cardiovascolare, lo studio ha analizzato i dati di quasi 7.000 adulti negli Stati Uniti. I partecipanti hanno fornito accesso ai dati dei loro smartwatch e alle cartelle cliniche elettroniche, nell’ambito del progetto di ricerca nazionale All of Us, sostenuto dal National Institutes of Health. Il dataset raccolto è impressionante, con 5,8 milioni di giorni di osservazioni e oltre 51 miliardi di passi registrati. Questa vasta mole di dati ha permesso agli studiosi di correlare il valore del DHRPS con diverse condizioni cliniche preesistenti, dimostrando così l’efficacia della metrica nel contesto della prevenzione.

Risultati e implicazioni dello studio

I risultati ottenuti hanno evidenziato una correlazione significativa tra valori elevati di DHRPS e un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. I soggetti con un DHRPS elevato presentavano quasi il doppio della probabilità di essere affetti da diabete di tipo 2, una probabilità 1,7 volte superiore di sviluppare insufficienza cardiaca, 1,6 volte per ipertensione e 1,4 volte per aterosclerosi coronarica. Questi dati suggeriscono che il DHRPS possa fungere da indicatore precoce per identificare situazioni a rischio. Pertanto, potrebbe essere utile integrare questa metrica nelle app di monitoraggio degli smartwatch, sempre in consultazione con un medico, che rimane fondamentale per una diagnosi accurata.