Artrite: uno studio rivela che l’intelligenza artificiale diagnostica in pochi minuti

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Un team di ricercatori della Corea del Sud ha sviluppato una tecnologia innovativa in grado di distinguere l’osteoartrite dall’artrite reumatoide grazie all’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale. Questo progresso, descritto in un articolo pubblicato sulla rivista Small, potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nella diagnosi di queste due condizioni, che colpiscono un numero crescente di persone in tutto il mondo.

La diagnosi delle artriti: una sfida complessa

Il 21 maggio 2025, Eugenio Spagnuolo da Milano ha riportato l’emergere di una tecnologia che potrebbe cambiare il modo in cui i medici diagnosticano le patologie articolari. Distinguere tra osteoartrite e artrite reumatoide non è semplice. I sintomi possono sovrapporsi e, mentre l’osteoartrite è spesso legata all’invecchiamento e all’usura delle cartilagini, l’artrite reumatoide è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le articolazioni. Questa confusione può portare a ritardi nella diagnosi e nel trattamento, con conseguenti frustrazioni per i pazienti.

Attualmente, i medici si affidano a una serie di esami, tra cui questionari, radiografie e analisi di laboratorio, per arrivare a una diagnosi. Tuttavia, questo processo può essere lungo e non sempre conclusivo, specialmente nelle fasi iniziali della malattia. I test attuali, che analizzano campioni biologici, raggiungono un’accuratezza del 70-80%, ma possono risultare inadeguati per identificare i casi all’esordio.

Un sistema diagnostico innovativo

Il sistema sviluppato dai ricercatori coreani utilizza nanoparticelle e intelligenza artificiale per analizzare il liquido sinoviale, il fluido che lubrifica le articolazioni. Questa tecnologia è in grado di differenziare l’osteoartrite dall’artrite reumatoide con un’accuratezza del 98,1%. Non solo, ma il test può anche fornire informazioni sulla gravità dell’artrite, permettendo ai medici di orientare meglio le terapie.

La rilevazione avviene tramite una tecnica nota come SERS (Surface-Enhanced Raman Scattering), che consente di analizzare le vibrazioni delle molecole nel liquido sinoviale. I ricercatori hanno progettato un sensore di carta, rivestito con nanoparticelle d’oro, che amplifica il segnale proveniente dal liquido articolare. Un algoritmo di machine learning è stato addestrato per riconoscere i campioni di osteoartrite rispetto a quelli di artrite reumatoide, con una sensibilità del 97,3% e una specificità del 100%.

Le prospettive future della diagnosi

Le implicazioni di questa scoperta potrebbero essere notevoli. Il nuovo metodo diagnostico potrebbe essere utilizzato per screening preliminari, evitando esami invasivi e costosi. La facilità di produzione del sensore su carta potrebbe favorire la sua diffusione. Tuttavia, ci sono aspetti da considerare. Gli autori dello studio avvertono che la ricerca si è concentrata esclusivamente su osteoartrite e artrite reumatoide, escludendo altre possibili cause di disturbi articolari. Inoltre, il numero di pazienti coinvolti nello studio, 40 con osteoartrite e 80 con artrite reumatoide, è limitato, suggerendo che ulteriori ricerche siano necessarie per confermare i risultati.

Questa innovazione rappresenta un passo importante nella lotta contro le malattie articolari e offre nuove speranze per una diagnosi più rapida e accurata.