L’ex allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, non riceverà alcun risarcimento in seguito alle accuse mosse nei confronti della sua ex compagna, Claudia Ughi. La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza definitiva il 29 aprile 2025, rigettando il ricorso presentato da Allegri e stabilendo che Ughi non ha commesso reati di appropriazione indebita né violazioni degli obblighi di assistenza genitoriale. Questa decisione segna la conclusione di una controversia legale iniziata nel 2021, anno in cui Allegri aveva interrotto la sua prima esperienza alla guida della squadra torinese.
Il rapporto tra Allegri e Ughi
Massimiliano Allegri, che ha vinto sei titoli di Campione d’Italia, ha iniziato una relazione con Claudia Ughi, psicologa, nel 2003 a Livorno. I due hanno deciso di convivere poco dopo, nonostante entrambi avessero già figli da precedenti unioni: Ughi ha una figlia, mentre Allegri e Ughi hanno dato vita al loro primo figlio, Giorgio, nel 2011. Nel 2016, la coppia si separa, e il Tribunale stabilisce che il bambino rimarrà a vivere con la madre e la sorella, mentre Allegri ottiene l’affidamento condiviso e si impegna a versare un mantenimento di 10.000 euro mensili. Tuttavia, nel 2021, Allegri si rivolge al Tribunale di Torino per richiedere una riduzione dell’assegno a 5.000 euro, giustificando la sua richiesta con la sua situazione lavorativa, dichiarando di essere “disoccupato” da due anni. La sua richiesta viene respinta sia in primo grado che in appello, portando Allegri a cambiare strategia legale.
Le accuse di Allegri nei confronti di Ughi
Massimiliano Allegri ha accusato Claudia Ughi di aver utilizzato i fondi destinati al mantenimento del figlio per spese non correlate alle necessità di Giorgio. In particolare, Allegri sostiene che Ughi avrebbe speso parte dei 600.000 euro ricevuti dal 2019 al 2021 per pagare le rette di un’università estera per la figlia maggiore, acquistare un immobile a Livorno e investire in un fondo. Ughi ha risposto a queste accuse definendole strumentali, sostenendo che Allegri stesse cercando di ridurre l’importo dell’assegno di mantenimento. La Procura di Torino ha avviato un’indagine, accusando Ughi di aver “distratto” circa 210.000 euro e chiedendo il suo rinvio a giudizio per appropriazione indebita e violazione degli obblighi di assistenza genitoriale. Allegri si è costituito parte civile nel processo. Nel dicembre 2022, il Tribunale di Torino ha assolto Ughi, dichiarando che “il fatto non sussiste”. Questa sentenza è stata confermata in appello nell’aprile 2024, e la decisione della Corte di Cassazione ha definitivamente chiuso la questione.