Aemilia 220: stasera su Rai 2 la docufiction sulla mafia lungo il Po

Il 23 maggio 2025, in prima serata su Rai 2, andrà in onda la docufiction intitolata Aemilia 220 – La Mafia sulle rive del Po. Questo progetto, realizzato da Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami, si propone di esplorare l’infiltrazione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, un fenomeno che fino a poco tempo fa sembrava estraneo a questa regione. La produzione, frutto della collaborazione tra Rai Fiction e Fidelio, ha ricevuto il supporto della Regione Emilia-Romagna tramite la Emilia-Romagna Film Commission. L’opera non si limita a raccontare una storia, ma intende anche scuotere le coscienze, portando alla luce la realtà di una mafia che si è radicata nel tessuto sociale ed economico del nord Italia.

Aemilia 220 – La mafia sulle rive del Po su Rai 2

Il regista Claudio Canepari ha sottolineato l’importanza di non limitarsi a informare, ma di stimolare una riflessione profonda su un fenomeno che non è relegato al sud Italia. La docufiction mostra come la mafia si sia insinuata nella vita quotidiana delle città emiliane, camuffandosi tra aziende e relazioni sociali. Canepari ha affermato che il progetto mira a restituire la complessità della vicenda, evitando semplificazioni e cercando di fornire una narrazione chiara e incisiva. La storia si basa sul più grande processo di mafia mai celebrato nel nord Italia, che ha portato all’arresto di 220 persone, comprendendo non solo boss calabresi, ma anche professionisti e funzionari pubblici emiliani.

Il caso

Tra il 2000 e il 2010, l’Emilia-Romagna ha vissuto una serie di attentati, omicidi irrisolti e incendi dolosi. Eventi che inizialmente apparivano isolati, come l’omicidio avvenuto a Brescello da parte di killer travestiti da Carabinieri e le esplosioni a Reggio Emilia e Sassuolo, sono stati successivamente ricondotti a un’unica organizzazione criminale. Questa nuova mafia, definita ‘ndrangheta 2.0, ha trovato terreno fertile in vari settori, tra cui frode fiscale, riciclaggio e smaltimento rifiuti. Le intercettazioni hanno rivelato che i boss considerano la frode fiscale più redditizia del traffico di droga, evidenziando l’evoluzione delle loro attività illecite.

Il cast

Il cast della docufiction include attori di spicco: Fabio Melchionna interpreta il boss della cosca di Cutro, Romolo Villirillo; Savino Paparella è Antonio Gualtieri, un importante esponente della ‘ndrangheta emiliana. Cosimo Ribezzi veste i panni di Nicola Grande Aracri, mentre Jessica Giuliani interpreta Roberta Tattini, consulente bancaria a servizio della mafia. Le voci narranti sono affidate a Paolo Bonacini e Giovanni Tizian, che contribuiranno a delineare il contesto di questa complessa vicenda.

La docufiction Aemilia 220 rappresenta un’importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà dell’infiltrazione mafiosa nel nord Italia, un tema di rilevante attualità che merita di essere affrontato con serietà e attenzione.

Published by
Luisa Bergamotto