Nell’ambito dell’industria alimentare, l’uso di additivi è diventato un argomento di crescente preoccupazione per la salute pubblica. I prodotti ultra-processati, che riempiono gli scaffali dei supermercati, contengono spesso una varietà di queste sostanze, e la scienza ha già messo in evidenza i rischi associati a molte di esse. Recenti ricerche hanno dimostrato che alcuni additivi possono essere collegati a problemi di salute come disturbi metabolici, infiammazioni croniche e alterazioni del microbiota intestinale. Tuttavia, fino ad ora, l’attenzione si era concentrata principalmente sugli effetti di singoli additivi, trascurando l’importanza del loro utilizzo combinato.
Uno studio condotto da un team di ricercatori provenienti da Inserm, INRAE, Università Sorbonne Paris Nord, Università Paris Cité e Cnam ha esaminato il possibile legame tra mix di additivi alimentari e il rischio di diabete di tipo 2. I dati analizzati provengono da quasi otto anni di registrazioni sanitarie e alimentari di oltre 100.000 adulti. Questo approccio ha permesso di identificare cinque miscele principali di additivi comunemente consumati insieme, presenti in vari alimenti e bevande. I risultati, pubblicati sulla rivista Plos Medicine, hanno rivelato che due di queste miscele sono associate a un aumento dell’incidenza del diabete di tipo 2.
Il primo mix identificato contiene emulsionanti come amidi modificati, pectina, gomma di guar e carragenine, insieme a un conservante (sorbato di potassio) e un colorante (curcuma). Questi additivi sono frequentemente utilizzati in prodotti come brodi, dessert al latte, grassi e salse. L’altra miscela, che mostra un legame con il diabete, è prevalentemente presente nelle bevande dolcificate artificialmente e include acidificanti, regolatori di acidità, coloranti e dolcificanti.
Lo studio ha evidenziato che alcuni degli additivi presenti in queste miscele possono interagire tra loro, contribuendo a un aumento del rischio di diabete di tipo 2. Marie Payen de la Garanderie, una delle autrici della ricerca, sottolinea che la consapevolezza riguardo a questi additivi potrebbe rappresentare un passo importante verso la prevenzione del diabete. “Queste sostanze possono costituire un fattore di rischio modificabile”, afferma la ricercatrice, evidenziando la necessità di ulteriori studi per chiarire le interazioni tra i vari additivi.
Nel contesto attuale, prestare attenzione ai prodotti contenenti un elevato numero di additivi è una scelta saggia. Il richiamo della comunità scientifica sui potenziali rischi legati a queste sostanze non è certo una novità, ma ora più che mai è fondamentale rimanere informati e consapevoli delle proprie scelte alimentari.